Storia PA

120 Anni di Storia della P.A.


Il contesto sociale in cui nascono le varie associazioni è molto travagliato: sono gli anni della rivoluzione industriale, che modifica l’economia legata fino ad allora all’agricoltura, e di una forte crisi politica che sfocia in numerosi tumulti tra cui il più famoso è quello di Milano del 1898 che viene represso a cannonate dal Generale Beccaris. Numerosi sono anche gli scioperi nelle varie città, la povertà dilaga in tutta Italia, e la fame aumenta, ad aggravare le cose sono le condizioni dei lavoratori sono sempre peggiori con un salario oggi impensabile. Proprio davanti a questa mancanza di garanzia di previdenza sociale e di assistenza medica, nascono le prime società di mutuo soccorso che scaturiscono nella gente un forte sentimento di solidarietà attraverso l’opera dei volontari e la nascita delle prime Pubbliche Assistenze.

Eventi luttuosi come le epidemie di Vaiolo e di colera associati al contesto sociale già accennato, portarono alcuni pitellesi tra cui Sebastiano Damassa, Narciso Catola, Carlo e Silvio Pampaloni, a gettare nel 1895 le basi di quell’associazione che poi nel 1897 prenderà il nome di Pubblica Assistenza di Pitelli, la quale nacque per garantire un concreto aiuto alla popolazione in caso di nuove calamità.



Importante nella nascita dell’associazione fu anche il Dott. Gamaliele Rolla noto come il “medico dei poveri” al quale dobbiamo infinita riconoscenza per i suoi interventi disinteressati sotto il profilo economico. Morì purtroppo pochi anni dopo nel 1903.

La prima sede necessaria per la fondazione della Pubblica Assistenza di Pitelli era caratterizzata da due locali in via Groppo Croce gentilmente concessi da Guido Locori, e così il 1° luglio 1897 nasceva la Pubblica Assistenza di Pitelli con relativo statuto datato poi 1900.

Il 30 aprile 1916 il Duca di Genova, Tommaso di Savoia luogotenente di sua Maestà firmava a Roma il decreto che ergeva ad Ente Morale la Pubblica Assistenza di Pitelli con primo Presidente Erinio Simonini.

Interventi della P.A.


La Pubblica Assistenza di Pitelli nel corso degli anni si distinse per l’aiuto prestato in molte calamità. Nel 1908 ottenne il riconoscimento diretto dello stesso Re Vittorio Emanuele III per aver prestato soccorso nel terremoto che il 28 dicembre dello stesso anno colpì Messina provocando la morte di 86.926 persone. Nel 1921 portò i suoi aiuti alla popolazione di Fivizzano colpita anch’essa da terremoto, dove la Pubblica Assistenza di Pitelli si distinse per senso del dovere e per rapidità d’azione, tanto che una ricca famiglia locale, per riconoscenza, decise di fornire alla P.A. i mezzi per la costruzione di una baracca/sede in Pitelli. Da questo momento la nostra associazione poté contare su dormitori, lettighe, infermeria e pompa a idrante (il corpo dei vigili del fuoco nascerà nel 1931).

Il 3 luglio 1916 vi fu lo scoppio di Pagliari che provocò 270 vittime. L’incendio iniziato sul pontile Pirelli dilagò su tre carri ferroviari carichi di esplosivi, a breve distanza dai quali si trovava la spiaggia ricca di bagnanti, aumentando considerevolmente il numero dei feriti. La Pubblica Assistenza di Pitelli partecipò all’opera di soccorso provvedendo alla rimozione di cadaveri, allo sgombero dei detriti, al trasporto di feriti e alla disinfezione della zona.

I militi della nostra P.A. intervennero inoltre il 28 settembre 1922 a Falconara a seguito dello scoppio della polveriera. Qua tra pioggia, fango, detriti e case pericolanti accorsero in aiuto delle zone colpite (Pitelli, S.Terenzo, Pozzuolo, Muggiano), ricevendo per velocità d’intervento una medaglia d’argento concessa dalla Federazione Nazionale.



La Pubblica Assistenza contribuì poi all’opera di soccorso di conseguenza al disastroso terremoto che colpì il 23 novembre 1980 la regione dell’Irpinia, e nel giugno 1996 il Gruppo di Protezione Civile della nostra PA appena costituito prestò i suoi aiuti nell’alluvione che colpì la Versilia.

Sede Sociale


Nel 1913 il Consiglio presieduto da Erinio Simonini programmò di costruire una nuova sede, di dimensioni adatte allo svolgimento di un servizio più idoneo alle esigenze, ma con lo scoppio della prima guerra mondiale il progetto venne sospeso, nonostante il consiglio avesse già provveduto all’acquisto di un terreno.
Ciò non tolse al consiglio di continuare nel suo intento tramite feste campestri e varie iniziative.
E finalmente il 30 ottobre 1921 venne posta “la prima pietra” per la nostra struttura, ma tutto rimase fermo, il terreno recintato e inutilizzato per ben 12 anni.

Finalmente nel 1933 il Consiglio presieduto da Gaetano Meneghini poté indire una gara fra le imprese edili, vinta dalla ditta di Giorgio Locori, e così in poco tempo la nostra Pubblica Assistenza ebbe una nuova sede che resiste tutt’oggi.

Guerra e Ripresa


Alla fine della Seconda Guerra mondiale la situazione della Pubblica Assistenza di Pitelli era davvero drastica sotto il profilo amministrativo e economico-finanziario, il mutuo preso nel ’33 per la costruzione della sede era salito vorticosamente di prezzo e molti erano i documenti perduti. Nel frattempo, venne eletto presidente Oreste dal Torrione e successivamente Aldo Nebbia Colomba, segretario invece era Alvise Pampaloni, legato da una vecchia amicizia all’onorevole Paolo Cappa allora Ministro della Marina Mercantile, il quale trasmise all’Onorevole Mario Scelba, Ministro degli Interni, la richiesta di interessamento a favore dell’Associazione, che venne ben accolta da egli e in breve concesse la somma per saldare il debito relativo al mutuo.

Ciò permise alla P.A. di riprendersi e di partecipare il 14/15 dicembre 1946 al 1’ Congresso Nazionale delle Società di Pubblica Assistenza dove venne eletto Presidente Ezio Pontremoli che partecipò anche al “cinquantenario” della nostra Pubblica con Presidente Morando Del Ry, al quale susseguirono Vico Simonini, Ernesto Savi, Brunetto Panzetta, Gianfranco Padula, Aurelio Zuccarelli, Lagomarsini Carlo, Simonini Sandro, Comparoni Franca, e Bani Monica la quale mantiene la carica tutt’oggi.